La mia vita non è totalmente plastic free, ci sono dei prodotti che non sono ancora riuscita a sostituire per varie ragioni. Spesso non ho ancora trovato un’alternativa senza plastica che mi soddisfi in termini di qualità e/o prezzo. Oppure semplicemente non esiste ancora e l’autoproduzione risulta complicata (penso alle patatine di cui sono golosa!).
La mia lista potrebbe essere più lunga, ma ti lascio i 10 prodotti secondo me più semplici da abbandonare perché si trovano facilmente alternative senza plastica anche al supermercato, online, oppure sono semplici da preparare in casa.
1) Acqua e bibite in bottiglie (di plastica)
La prima cosa che ho abbandonato e che mi ha cambiato la spazzatura! Mi servo alla casetta dell’acqua del mio paese, dove prendo anche l’acqua frizzante, e ho sostituito le bottigliette di plastica con una bella borraccia che quando sono in giro riempio spesso con acqua del rubinetto o alle fontanelle. Compro bibite e succhi solo in lattina o bottiglie di vetro (che spesso poi conservo e utilizzo in casa in vari modi).

2) Alcuni prodotti per l’igiene personale (shampoo, sapone mani e bagnodoccia)
Il mio bagno era pieno di plastica. E devo dire che è una delle zone della casa che mi ha messo più in difficoltà perché tra creme, detergenti, lozioni, trucchi ecc…. i prodotti sono davvero tanti! Però tra tutti, shampoo, sapone per le mani e bagnodoccia sono secondo me abbastanza semplici da sostituire. Ormai ci sono in giro tantissimi shampoo solidi e saponette di tutti i tipi che possono sostituire egregiamente quegli orribili flaconi di plastica.
3) Alcuni prodotti confezionati (pasta, salumi, formaggi, carne, pesce, surgelati)
Io adoravo una marca di pasta che purtroppo vendeva confezioni interamente di plastica. Bandita subito! Ora compro pasta sfusa in un paio di negozi e la varietà e qualità è ottima. Per la pasta fresca, ho imparato a fare le tagliatelle e la sfoglia per le lasagne in casa e per ricette più complicate come trofie, tortellini, ravioli ripieni, mi servo da piccolo pastificio artigianale vicino a casa mia. Per altri prodotti, come carne, salumi e formaggi, scelgo piccoli negozi o supermercati che hanno anche il banco gastronomia (in modo da ridurre il consumo di plastica) oppure vado spesso al mercato.

4) Pellicola trasparente
Non l’ho mai amata molto e quando ho trovato l’alternativa me ne sono subito liberata con gran gioia! I fogli in cera d’api sono un ottimo sostituto della pellicola e oltre ad essere riutilizzabili per circa un anno, una volta buttati sono completamente biodegradabili. Inoltre mantengono i cibi freschi più a lungo perché proteggono da aria e umidità, sono traspiranti e la cera d’api e le resine naturali hanno anche un effetto antibatterico che aiuta a conservare ancora meglio. Se ne trovano tante marche online ma il mio consiglio è quello di scegliere produttori che utilizzano materie prime sostenibili e rispettose dell’ambiente.
5) Rasoi usa e getta
Io per depilarmi uso da sempre un epilatore elettrico (il mio Silkepil ha quasi 20 anni e funziona ancora alla grande) ma il mio compagno Federico ha sempre utilizzato rasoi usa e getta. Con un piccolo investimento è possibile acquistare un rasoio in metallo con lamette sostituibili. A noi piacciano gli oggetti vintage, e così Federico ha deciso di utilizzare il vecchio rasoio di suo papà.
Mi dicono dalla regia che farsi la barba con questo tipo di rasoi irrita meno la pelle e si consuma meno acqua (perché si sciacqua meno di uno usa e getta).

6) Dischetti struccanti di cotone usa e getta
I dischetti di cotone struccanti sono comodi ma, oltre a essere un prodotto poco sostenibile per via della loro natura usa e getta, nella maggior parte dei casi arrivano accompagnati da un bel sacchetto di plastica, e trovare quelli con la confezione in Mater B è davvero difficile. Io mi sono fatta confezionare da un mio amico una decina di dischetti struccanti con un vecchio asciugamano e della stoffa di cotone. Se sei messo peggio di me, e quindi non sai cucire e non hai nemmeno amici generosi come il mio, puoi acquistare dei dischetti lavabili. Mi raccomando però, che siano di cotone (meglio se biologico) e non in microfibra!

7) Tè e tisane in bustine
Non lasciarti ingannare, anche quelle che sembrano bustine di carta in realtà sono spesso realizzate in materiale misto e quindi contengono una piccola percentuale di plastica. Che poi inevitabilmente andiamo a berci, perché queste bustine a contatto con l’acqua bollente rilasciano microplastiche. Al supermercato purtroppo è difficile trovare té o tisane sfusi, ma esistono negozi specializzati in molte città. I negozi di prodotti biologici inoltre vendono spesso tisane in barattoli di vetro.
8) Pane in cassetta confezionato
Ormai faccio in casa il classico pane dei toast da circa un anno e ne vado molto fiera. Lo faccio almeno una volta al mese e lo congelo già tagliato a fette, in modo da averlo pronto all’uso generalmente per preparare i panini quando andiamo in gita la domenica.

9) Caffè confezionato, in cialde o capsule
Cialde e capsule del caffè sono soluzioni poco sostenibili. Le capsule, nonostante siano fatte di sola plastica o alluminio, sono difficili da riciclare e quelle compostabili sono ancora in minoranza. Le cialde sembrerebbero meglio (possono essere gettate nell’organico), purtroppo sono proposte in confezioni monouso di plastica. Io sono tornata alla moka e acquisto il mio caffè sfuso in un piccolo bar torrefazione del mio paese dove me lo faccio macinare al momento.
10) Spugne per i piatti e per il bagno
Anche qui, siamo di fronte a prodotti che purtroppo sono fatti di plastica e tra l’altro, essendo utilizzati con l’acqua, rilasciano molte microplastiche che vanno a finire giù nello scarico. Per i piatti uso da diversi mesi la spugna vegetale luffa e per il bagno/doccia le spugne di mare che tra l’altro offrono numerosi benefici, soprattutto per la salute e la bellezza della pelle.

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