C’erano una volta i Tupperware

Barattoli di vetro per conservare cibo e avanzi

Ho sempre amato i Tupperware, i mitici contenitori di plastica realizzati con il sistema brevettato “tappo a stappo”.  Addirittura ne conservo ancora uno che era di mia nonna (tanto per farvi capire quanto la plastica sia un materiale resistente al tempo). Quando ho iniziato ad eliminare la plastica, mi sono chiesta cosa avrei dovuto fare con tutti questi contenitori. In fondo non si tratta di plastica usa e getta, mi sono detta, quindi in teoria potevo continuare ad utilizzarli. Però, più mi informavo sulla plastica e sugli effetti sulla nostra salute, e più ritornavo sulla mia decisione. C’è plastica e plastica ovviamente, ma siamo sicuri che il set di contenitori acquistati a un prezzo stracciato al discount sia di buona qualità? Senza entrare troppo nei dettagli (vi lascio qualche link di approfondimento a fine articolo),  la plastica non è il materiale più indicato per conservare cose che poi ci mangiamo. Se usate impropriamente, le plastiche anche se per uso alimentare potrebbero rilasciare sostanze chimiche nocive di vario tipo. Alcune direttive che hanno vietato o regolamentato le plastiche a contatto con gli alimenti sono molto recenti. Ma cosa ne è delle plastiche precedenti e dell’uso che ne abbiamo fatto?

Animata da tutti questi dubbi e domande, dopo aver passato in rassegna tutti i miei contenitori di plastica e deciso di tenere solo quelli più vintage come ricordo, ho ufficialmente e con una certa soddisfazione avviato la mia collezione di barattoli di vetro.

Cibo e vetro: binomio perfetto

Da quando ho iniziato ad eliminare la plastica ho riscoperto il vetro. Praticamente gli armadietti della mia cucina sono pieni zeppi di barattoli, barattolini e bottigliette di vetro.
Da quelli dei sottaceti a quelli della marmellata, dalle bottigliette dei succhi di frutta (perfette per quando avanza il succo di limone) alle bottiglie del latte, li conservo quasi tutti e li riutilizzo per conservare gli avanzi della tavola, per le mie spese sfuse di legumi, pasta, biscotti, e anche per congelare verdure, salse, zuppe e altro ancora. In questo caso, e in particolare se si congelano liquidi, bisogna solo avere l’accortezza di non riempire completamente il barattolo altrimenti ghiacciando potrebbe rompersi.

Barattoli di vetro in freezer (Crediti foto: Vitasenzaplastica)

Io uso i barattoli più grossi, quelli dei cetriolini sottaceto per intenderci, per conservare l’insalata che porto in ufficio per la pausa pranzo (e quelli dello yogurt sono perfetti per l’uovo sodo o per i mie adorati mix di frutta). D’accordo, non ho ancora trovato barattoli adatti a conservare le lasagne, ma di questo ve ne parlerò un’altra volta.

Economico (praticamente gratis se come me le riutilizzi) e riciclabile al 100%. Certo, è un po’ pesante e bisogna maneggiarlo con cautela, ma per me il vetro è il materiale migliore per conservare il cibo.

Il consiglio in più

I tappi dei barattoli già usati hanno un odore sgradevole che non se ne va via nemmeno dopo diversi lavaggi in lavastoviglie? Prova a lasciarli al sole per qualche ora: vedrai che anche l’odore delle cipolline sottaceto se ne andrà come per magia 🌞

Per approfondimenti:
Plastica per alimenti: cosa c’è da sapere? – Il giornaledelcibo.it
– Come Riconoscere il Grado di Sicurezza dei Contenitori per Alimenti – Wikihow.it

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