Vita senza plastica: come ho iniziato

Sacco della raccolta differenziata plastica

Non ho mai amato molto la plastica, non so perché. D’istinto ho sempre preferito materiali naturali come il legno, il vetro, il cotone, anche se la mia predilezione non è mai stata molto ragionata. Fino a qualche tempo fa.

A molti sarà capitato di avere un momento in cui si vede chiaramente qualcosa, qualcosa che non va e non ci convince, e da lì in poi tutto cambia. A me è successo con la plastica. A un certo punto mi sono sentita circondata da una marea di plastica. E la sensazione non mi è piaciuta. Per prima cosa ho iniziato a provare un gran fastidio. Poi ho iniziato a farmi delle domande. Acquistavo cose e prodotti, dall’acqua (tanta acqua) al cibo, dallo shampoo ai detersivi per la pulizia della casa in contenitori di plastica, e trovavo questi contenitori belli e indistruttibili, “E allora perché dobbiamo buttarli? E dopo che li abbiamo buttati, dove vanno a finire e quanto tempo occorre per smaltirli e distruggerli?”, mi chiedevo.

A poco a poco questa breve vita della plastica mi tormentava sempre più, anche perché nel frattempo avevo iniziato ad informarmi sulla portata dei danni ambientali causati da questo eccessivo uso della plastica. E il sacco dei rifiuti in plastica continuava a essere quello più pieno, e non solo a casa mia. Guardavo i sacchi della pattumiera dei vicini: la situazione era simile per tutti. Tra tutti questi rifiuti di plastica, quelli che mi davano più fastidio erano le bottiglie d’acqua. Sacchi della plastica pieni zeppi di bottiglie schiacciate…

Dovevo fare qualcosa e così ho deciso di partire proprio da lì: ho smesso di acquistare bottiglie di plastica e ho iniziato a bere “l’acqua del sindaco”. Ormai sono passati più di 10 mesi e in tutto questo tempo credo di aver risparmiato qualcosa come 300 bottiglie di plastica. Un bel numero, vero?

Con un piccolo cambiamento delle mie abitudini di consumo ho ottenuto nel tempo un bel risultato e questo mi ha dato la motivazione per continuare. Dalle bottiglie di plastica sono passata poco alla volta ad altri prodotti.

Il mio percorso plastic free è ancora agli inizi ma sono felice di averlo intrapreso. Ogni giorno è una sfida. Ti rendi conto che spesso non è facile evitare la plastica, a volte anche se lo chiedi. Ci sono giorni in cui fare la spesa mi sembra un incubo perché ho deciso di provare un posto nuovo e scopro che non c’è il banco della gastronomia ma solo salumi confezionati!

Non tutte le persone che mi circondano capiscono quello che sto facendo. Probabilmente alcune di loro pensano che io sia persino un po’ fuori di testa, ma ce ne sono anche altre che mi sostengono, e altre ancora che si sono lasciate ispirare da quello che sto facendo e magari hanno iniziato anche loro a fare piccoli cambiamenti. Ed è questa è la cosa che mi fa più felice, perché dimostra che se ci si sente parte di un possibile cambiamento, anche le azioni di una sola persona possono creare un effetto onda.

Vivere senza plastica è possibile? Io lo spero davvero.

8 pensieri su “Vita senza plastica: come ho iniziato

  1. Anche io mi sono sentita sopraffatta dalla plastica.. da quest’anno prendiamo l’acqua dalla casetta dell’acqua e prendiamo i detersivi sfusi.. per ora siamo partiti così e sembra funzionare. Non sarà la panacea di tutti i mali ma è un qualcosa in più rispetto al fare nulla…in bocca al lupo!

  2. Ciao Deborah, grazie per il tuo commento.
    Quello che state facendo è già molto, credimi, ed è ammirevole. Nei prossimi post spero troverai qualche idea utile per fare ancora di più, se vorrai 🙂

  3. Cara Fabiana, è stato leggendoti che mi sono convinta che bisogna fare di più. E anche se quello che abbiamo deciso di fare in famiglia per liberare il pianeta da un po’ di plastica fosse solo una goccia nel mare, beh… il mare è pur fatto di gocce! 🙂

    1. Cara Fulvia, leggere le tue parole mi riempie di gioia perché è proprio questo il messaggio che vorrei lanciare con il mio blog. Ognuno di noi può fare qualcosa e non dobbiamo pensare che le nostre azioni, anche se all’apparenza possono sembrare piccole, siano inutili, anzi! Ogni piccolo contributo ha un gran valore ed è importantissimo! Grazie 🙂

  4. Sono 10000 % d’accordo, brava!… ma dovrei dire che è bravo…ma normale, tutti dovrebbero iniziare questa ricerca per meno plastica e meno rifiuti.
    Per esempio nei negozi Bio in Francia, si vede ancora troppo plastica (biscotti, yogurt). So che bio non è sempre ecologico ma mi sembra strano di vedere ancora tanto plastico in questi luoghi.

    1. Cara Emma, dovrebbe essere normale come dici tu, ma purtroppo non lo è, quindi dare il buon esempio è molto importante. Anche qui in Italia i negozi bio vendono ancora troppa plastica, qualche prodotto sfuso ma davvero pochi. Io preferisco andare al mercato per frutta, verdura e pesce, dal macellaio per la carne, dal panettiere per il pane e i prodotti da forno. Per il resto, cerco di comprare meno prodotti confezionati e fare in casa quello che riesco: yogurt, dolci, biscotti, marmellate, conserve. Per i detersivi scelgo quelli alla spina. Per evitare la plastica l’autoproduzione diventa fondamentale 🙂 Grazie per il tuo commento!

  5. Cara Fabiana, mi associo; nel mio piccolo e con non poche critiche da chi mi sta intorno, faccio di tutto per evitare la plastica. Ho cominciato dal make-up, scegliendo un packaging biodegradabile, niente più cibo confezionato, acqua da una sorgente potabile vicino a casa mia. Consapevole che forse non cambierò nulla almeno una piccola parte l’ho fatta anche io.

    1. Cara Claudia,
      le rivoluzioni, piccole o grandi che siano, si accompagnano sempre a numerose critiche. Anch’io vengo spesso criticata e tra l’altro senza motivazioni molto valide. L’unica cosa che mi sento spesso dire è che “tanto non serve a nulla, ci vogliono interventi dall’alto”. Vero, interventi a livello normativo sicuramente accelererebbero il cambiamento, ma io sono convinta del potere che abbiamo come individui, come consumatori. Ogni volta che acquistiamo operiamo una scelta importante, e se più persone scelgono il senza plastica, bhè, le cose prima o poi dovranno cambiare. Io nel mio piccolo ho già influenzato in qualche modo alcuni amici e colleghi che hanno attuato cambiamenti piccoli, ma importanti. Magari si sono comprati una borraccia, quando fanno l’aperitivo si ricordano di chiederlo senza cannuccia (ma davvero ancora circolano cannucce di plastica??), quando vanno a fare la spesa cercano di non comprare più l’insalata nelle buste. Diciamo che adesso notano la plastica, prima invece non ci facevano caso. Il mio piccolo insieme al tuo piccolo e a quello di diverse altre persone a quanto pare, sta iniziando a smuovere qualcosa 😊 Continuiamo a crederci perché quello che stiamo facendo, nonostante sia difficile, è un primo passo verso un cambiamento più grande. Grazie per il tuo commento!

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